ANSEL ADAMS
I paesaggi di Ansel Adams sono caratterizzati da un massima profondità di campo e accuratezza dei dettagli, la gamma tonale va dal bianco puro al nero assoluto. Nei suoi scatti il paesaggio vive e si impone in tutta la sua selvaggia forza. Le luci, i contrasti immergono lo spettatore nel silenzio e nella potente espressività della natura.Importante per lui è la PREVISUALIZZAZIONE di cui dice:
"Visualizzare un'immagine consiste nell'immaginarla, ancor prima dell'esposizione, come una proiezione continua, dalla composizione dell'immagine fino alla stampa finale. [...] Vedere in anticipo le soluzioni alternative con cui si può restituire un soggetto, lascia ampio spazio all'interpretazione soggettiva, permettendo di utilizzare in ogni fase i mezzi più adeguati necessari alla realizzazione dell'immagine che abbiamo visualizzato".
Grazie alla previsualizzazione e capacità di calcolo sviluppa il SISTEMA ZONALE, che è una supposizione tecnica finalizzata alla controllata trascrizione in bianconero della realtà elevando così fino a livelli eccelsi l'estetica del bianconero fotografico.FRANCO FONTANA
I paesaggi di Franco Fontana sono molto colorati, fa una ricerca progressiva verso l'essenzialità, verso una lettura che sintetizza gli spazi, i colori e le emozioni. Il suo linguaggio è rigoroso e diretto, reinterpreta le forme, i rapporti spaziali con una particolare geometria e composizione delle linee e i colori.
Del COLORE dice:
"Fotografo il colore perché fortunatamente vedo a colori: ritengo il colore più difficile del bianco e nero che è già un'invenzione perchè la realtà non è mai accettata per quello che è a livello creativo e conseguentemente va reinventata. Il mio colore non è un'aggiunta cromatica al bianco e nero, ma diventa un modo diverso di vedere."
Della sua GEOMETRIA E RICERCA DELLA COMPOSIZIONE DELLE LINEE dice;
"Si tratta sempre di cancellare per evidenziare. In ogni situazione cerco la significazione, la sintesi delle cose affinché da oggetto diventino soggetto, e il compito della fotografia creativa non è illustrare o rappresentare, ma esprimere."
JOEL MEYEROWITZ
Joel Meyerowitz è un fotografo di strada che iniziò con la fotografia a colori nel 1962, diventando uno dei primi a usare questa nuova tecnica in un periodo in cui era presente una forte resistenza verso l'idea del colore della fotografia.
Le sue fotografie paesaggiste ritraggono paesaggi naturali e urbani, i colori sono tenui e opachi, accompagnati da una luce debole a cui Meyerowitz presta molta attenzione.
Lavora sulla luce, sul colore e sui dettagli.
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